CONSEGUENZE POST ICTUS

Cosa succede dopo un ictus?


Quali sono le conseguenze post ictus? Alcuni, meno fortunati perché presentano delle complicanze o semplicemente perchè hanno lesioni più estese, non sopravvivono alle prime settimane. Altri invece, una volta superata la fase acuta, procedono verso un progressivo miglioramento.

Perchè? Cosa succede? 

Questo argomento verrà trattato in modo più approfondito nell'articolo dedicato alla Diaschisi. Tuttavia quello che accade nelle prime settimane in seguito all'ictus è la lesione irreversibile di alcuni gruppi cellulari dell'encefalo, la sofferenza ed il danneggiamento dei gruppi cellulari vicini alla lesione per effetto dell'edema perilesionale e l'inibizione dei gruppi cellulari che si trovano funzionalmente connessi alle zone di lesione. 

Il miglioramento deriva dal riassorbimento dell'edema e dalla relativa riattivazione delle aree connesse alla zona di lesione rese "mute". L'evolversi di questo fenomeno però come vedremo nell' articolo dedicato al fenomeno della diaschisi, è strettamente legato al tipo di esperienze e di riabilitazione al quale il soggetto verrà sottoposto. 

Ovviamente le possibilità di recupero variano anche in relazione all’estensione e gravità della lesione e alla particolarità delle zone colpite. Gli effetti dell’ictus variano molto nelle diverse persone: alcuni sperimentano solo disturbi lievi, che con il tempo divengono quasi trascurabili, altri, invece, portano gravi segni della malattia per mesi o per anni.

Le principali conseguenze post ictus

Emiplegia: ovvero la paresi di una metà del corpo, accompagnata da disturbi della sensibilità e deficit cognitivi. L'emiplegia si può già distinguere in emiplegia destra ed emiplegia sinistra che avranno a loro volta diverse caratteristiche distintive, come ad esempio il neglect e l'anosognosia per l'emiplegia sinistra ed Afasia e Aprassia per il paziente emiplegico destro.

Spasticità: Ovvero quel fenomeno di irrigidimento dei muscoli che determina spesso l'andatura "falciante" caratteristica del paziente emiplegico e la progressiva chiusura della mano e dell'arto superiore, tale fenomeno è da attribuirsi tanto alla lesione causata dall'ictus, quanto alla proposta di una scorretta riabilitazione che ha facilitato tale fenomeno.


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146 commenti:

Il mio compagnao (51 anni) ha avuto il 3 luglio 2011 un'emorragia cerebrale che ha coinvolto la parte destra. Ad oggi manifesta ancora allucinazioni visive complesse: persone, animali. Si puo'parlare di normale conseguenza o potrebbe essere altro?
Grazie

È difficile dirlo, come non è semplice parlare di normali conseguenze, ogni caso è unico in virtù anche del fatto che le zone danneggiate dall'ictus non sono sempre le stesse, ad esempio ci sono alcne aree posteriori che partecipano alla funzione visiva e all'organizzazione delle informazioni visive che se danneggiate poté vero dare disturbi simili a quelli da te descritti, in letteratura ci sono numerosi casi tra cui descritti da Oliver Sacks

A presto

mi scusi dottore, è normale che si presenti un rigonfiamento della bocca dopo l'ictus emorragico?

Dovresti sentire il vostro medico , la mia competenza è esclusivamente riguardante la riabilitazione ed il recupero post-ictus

ciao sono antonio ho 20 anni e ho avuto l'ictus 8 mesi fa...la afasia lo quasi sconfina e il braccio ancora non si muove..dottore cosa mi consiglia???

Caro Antonio, 8 mesi sono ancor un buon periodo per migliorare la situazione, bene per il recupero che hai fatto nei confronti del linguaggio, ora per il recupero motorio devi cercare di non effettuare terapie che aumentino l'ipertono, quindi il rinforzo muscolare e lo stretching sono da evitare. L'ictus ha danneggiato le funzioni cerebrali che permettono l'organizzazione del movimento, pertanto la riabilitazione da eseguire deve coinvolgere tali processi attraverso gli esercizi. Ti consiglio di provare con la riabilitazione neurocognitiva, conosciuta anche come metodo Perfetti. A presto

caro dottore che cos'è la riabilitazione neurocognitiva??

ho provato a spiegarlo in queste pagine
http://neuroplanet.blogspot.it/2009/01/benvenuti-dal-momenti-che-ti-trovi.html

http://neuroplanet.blogspot.it/2008/12/metodo-perfetti.html

a presto

Buongiorno, mia mamma di 75 anni ha avuto un ictus ischemico a livello del cervelletto a fine luglio di quest'anno. E' rimasta semi paralazzata nella parte sinistra e ci hanno detto che con la riabilitazione ci sono buone possibilità di recupero. Il problema più grave è la mancata deglutazione ora è alimentata con il sondino poi sarà effettuata la peg. Vorrei sapere se ci sono possibilità di recupero e se in Itali a ci sono centri sono più indicati visto che noi siamo da Treviso. Grazie.

Il cervelletto è una zona molto delicata anche gli esiti di una sua lesione vanno trattati in modo specifico, anche in questo caso la riabilitazione neurocognitiva è la scelta appropriata, l'unica struttura che ti posso consigliare è Villa Miari in provincia di vicenza. A presto

salve dottore, mia nonna ha 66 anni ha avuto un ictus emorragico 15 giorni fa, lei muove braccia gambe e parla, la mia domanda è la seguente: oggi l'hanno dimessa, sono stato con lei e alcune cose le ricorda altre no , ma non ha più il cuo carattere è passiva lei iper attiva con un carattere autoritario possessivo e testardo , adesso è calma non si agita mi ride delle vole quando la guardo non capisco se mi ride per camuffare per farmi capire che va tutto bene per non farmi preoccupare non sò , faccio un esempio veloce oggi mi diceva cosa avevo perchè ero un pò giù di morale io le dissi niente , ora non sto qua a prolungare il discorso, ritornerà il suo carattere o è cambiata persempre , lei non riesce ancora da fare dei ragionamenti un pò complicato cmq la macchia si è ristretta ma di poco.
attendo risposte
grazie in anticipo




.

Gentile Dottor Sarmati le scrivo, come tutti, per chiederle un consiglio: mia madre di 65 anni ha avuto una TIA l'anno scorso, che le ha lasciato l'occhio sinistro indebolito e 'pigro'. In ospedale per aiutare la palpebra le somministrano del botulino ogni 4 mesi, ma nessuno le ha mai proposto una terapia riabilitativa o esercizi di alcun tipo. Mi chiedevo se non potesse fare qualcosa per recuperare almeno parzialmente la mobilità, soprattutto perchè ho notato che in momenti di particolare benessere, ad esempio al rientro da vacanze, l'occhio risponde molto meglio.
La ringrazio!

Per il nipote della donna di 66 anni colpita da ictus emorragico,
dopo 15 giorni dall'evento è abbastanza normale rilevare tali cambiamenti nel comportamento, il suo organismo ha subito un grave trauma ed ha bisogno di tempo per riprendersi. Sono frequenti in ogni modo cambiamenti del comportamento in quanto il nostro cervello è l'organo che determina la nostra personalità, c'è inoltre da aggiungere che l'ictus rappresenta un evento davvero sconvolgente per la vita di ognuno che è in grado di determinare di per se un cambiamento ed una riprogrammazione della nostra personalità. Tutti noi cambiamo di fronte ad esperienze forti, specialmente se queste coinvolgono la nostra salute e la nostra autonomia.

Per il figlio della donna di 65 anni colpita da attacco ischemico transitorio, in questo caso la riabilitazione da eseguire potrebbe essere simile a quella offerta per le lesioni periferiche del nervo facciale, sempre attraverso la riabilitazione neurocognitiva.

Grazie mille per la risposta immediata! Sa anche se a Pescara qualcuno usa questo metodo?

gentile dottor sarmati sono ragazzo di 19 anni e un'anno fa sono stato colpito da un ictus.la causa non è stata scoperta e prendo delle pillole per tutta la vita e i dottori mi hanno detto che con queste pillole difficilmente può succedere che mi ripresenti di nuovo l'ictus. Delle volte di capita di sentire un fastidio tra occhio sinistro le l'orecchio sinistro è normale?allora può succedermi di nuovo?

gentila dottore,mio padre fù colpito da un ictus celebrale 4 anni fa all'età di 75 anni.
Ha fatto un periodo di riabilitazione,poi ha ripreso una vita quasi normale.ora da qualche mese è diventato depresso,gli abbiam messo il pannolone,è pigro,spesso dorme e alterna momenti di lucidita a stati confusionari.
é normale?
grazie anticipato x la risposta

salve Dottore, mia nonna ha 85 anni e domenica scorsa è stata colpita da un'ictus, paralizzandosi solo da un lato del corpo e per pochi minuti ha rivoltato gli occhi, i medici hanno detto che le ha preso il cervelletto, pochi istanti dopo ha ripreso a vedere e muovere lentamente la parte paralizzata.
A distanza di una settimana dopo molte flebo amorfine e quant'altro mia nonna è bloccata nel letto, che non riesce più a parlare bene, alcune cose non se le ricorda più e la cosa più grave è che non riesce più a comandare gli occhi quindi guarda sempre in alto. io vorrei sapere se potrà migliorare o meno..
in attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente.. Saluti Sara

Per il ragazzo di 19 anni che ha già subito un ictus. Per tenere sotto controllo il rischio di una recidiva ( ulteriore evento) devi seguire le indicazioni dei medici che ti seguono direttamente e parlare con loro dei sintomi o delle risposte del tuo corpo che ti preoccupano, perchè solo loro conoscono la tua condizione specifica e farmacologica

Per il figlio/a dell'uomo di 75, non direi che sia normale quello che mi racconti piuttosto compatibile con il tipo di lesione che ha subito ed il suo iter riabilitativo, la depressione è spesso il risultato della mancanza di progressi evidenti che buttano giù il paziente, in associazione a quello che mi racconti sul suo stato di lucidità, la riabilitazione più indicata è quella neurocognitiva



Cara Sara, il cervelletto ha una stretta relazione con il movimento degli arti ed anche degli occhi, spesso dopo le prime settimane in seguito all'incidente la situazione migliora, non so dirti quanto, è passato poco tempo ancora tienici aggiornati nei giorni a seguire.

Buongiorno,
3 settimane fa mio padre 70 anni, e stato colpito da ictus.è stato ricoverato allo stronke unit,adesso l'hanno dimesso fisicamente a parte i suoi acciacchi che aveva prima non ha subito paralisi di nesun genere ma è stata intaccata la memoria, fa fatica ha ricordare quello che ha fatto 5 minuti prima ma soppratutto ripete le stesse frasi che dice l'atra persona che le sta affianco come se fosse un pappagallo gli facciamo presente la cosa e anche lui dopo un po' delle volte dice che non sa perche' ripete.Ci hanno detto che nell'ambito famigliare potrebbe piano piano migliorare o sarebbe meglio una riabilitazione di altro genere anche se tra un mese dovra' rifare una visita nello stesso ospedale. In attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente.

Bene per il fatto che non ci siano problemi di tipo motorio, tuttavia in presenza di problemi prettamente cognitivi si rischia di lasciare il paziente senza cure adeguate. Potreste consultare un neuropsicologo in questo caso.

Buongiorno Dottore sono Antonio quello che vi ho scritto ad agosto. Lunedi mentre era in giro con la macchina di mio fratello e con mio fratello sono svenuto e il braccio "malato" si è messo a tremare da solo per un minuto . Mi sono svegliato in ospedale e mi hanno dimesso . La mattina mi sono fatto all'ospedale EEG e il dottore mi ha detto che non risulta niente di nuovo ,probabilmente erano degli attacchi epiletici .Davvero erano attacchi epiletici? Premetto che in un anno e mezzo non mi era mai successo ...

Caro Antonio, potrebbe essere, purtroppo le crisi epilettiche possono accadere anche dopo diversi mesi dall'ictus

caro dottore mi detto di prendere kappra da 500mg ma non gli ho presi....cosa mi consiglia da fare?

Consiglio di seguire sempre le indicazioni del medico

gentilissimo dottore,sono una donna di 45 anni.nel novembre scorso ho avuto un'emorragia cerebrale dovuta ad un innalzamento della pressione(100 su 150)dopo 10 giorni di ospedale sono stata dimessa.l'unica cura INDERAL per stabilire la pressione.2 mesi più tardi altro attacco anche se più lieve,altra TAC ,stavolta viene diagnosticata un angioma cavernoso.il dottore mi prescrive anche la CARDIOASPIRINA.avendo sempre dei sintomi diciamo strani(male al collo, giramenti di testa,senso di vuoto e come scosse per tutto il corpo.questo per pochi secondi)ho inviato tutta la cartella con CD ed esiti dei vari dottori ad un amico neurologo di Milano...risposta ancora differente:microictus!!!ma,io mi chiedo :queste patologie sono così uguali da confonderle ??

gentilissimo dottore, vorrei cortesemente un suo parere rispetto alla mia incapacità di eseguire alcuni semplici calcoli, difficoltà a ricordare o di ragionamento o riflessione per trovare semplici soluzioni a problemi quotidiani( più rifletto più la mente si ingarbuglia), perdita della cognizione del tempo, dopo questa diagnosi: area tenuamente ipodensa in sede parietale destra alla giunzione cortico-midollare riferibile ad infarto lacunare su base ischemica; occlusione della carotide interna dx. Ho 53 anni e i medici considerano i miei disturbi "depressione"! GRAZIE

a volte si usa la classificazione "depressione" per raccogliere tutte quelle situazioni che sono intangibili come le alterazioni cognitive e a volte le cure farmacologiche per la depressione rischiano di abbassare ancora di più i livelli cognitivi. In ogni modo i processi cognitivi si possono allenare, se nel tuo caso non ci sono disturbi del movimento associati potresti provare un neuropsicologo

La ringrazio infinitamente per tutto ciò che fa per noi e per la sua risposta. Ho sempre categoricamente rifiutato ogni farmaco antidepressivo, poichè non mi ritengo comunque minimamente depressa e cerco come posso di allenare la mente senza ottenere grossi risultati (il tutto è successo a Novembre 2012), ma essendo un'insegnante che fra 3 mesi dovrà rientrare al lavoro, per me è un grosso problema perchè mi rendo conto di aver perso le capacità necessarie, quindi sicuramente seguirò il suo consiglio.
Le sarei grata se gentilmente potesse rispondere anche a questi miei dubbi: la diagnosi anzidetta (il 30-5-13) significa che ho avuto un ictus ischemico? Ho le suddette difficoltà a causa della parte del cervello colpita? Il mio lavoro così stressante di insegnante, avendo una carotide completamente ostruita, comporta un grosso rischio? Farei meglio a non rientrare più al lavoro o è meglio il contrario? GRAZIE

Più che alro mi chiedo se il problemi delle carotidi li stai affrontando e se ti è stato consigliato di disostruirla o cosa. Pur non essendo il mio campo, quello clinico e diagnostico, ti consiglio di approfondire con i medici che ti seguito questo aspetto. in bocca al lupo

Grazie ancora per la risposta, lei è veramente gentile,mi creda!attualmente cerco disperatamente un neuropsicologo nella mia provincia ma l'unico che possa valutarmi lavora in ospedale e una visita sarà forse possibile all'inizio del 2014!! La mia carotide destra è completamente e irremidiabilmente ostruita, sono seguita dal professore del centro di ipertensione, ma "seguita" è una parola grossa!forse alla fine farei prima a venire da lei per un controllo, che mi dice? Ancora GRAZIE

buona sera mi chiamo Anna e se le è possibile vorrei dei chiarimenti su infarto,coma e ictus. Mio zio pochi giorni fa ha avuto infarto e ictus, è stato portato in ospedale ma purtroppo il cuore ha impiegato 40 minuti prima di riprendere a battere. L'hanno operato e eveva un'arteria ostruita. L'operazione in sè é andata bene e i medici dicono che non ha speranze... Adesso è in coma e le condizioni sono stazionarie da mercoledì, nn ha fatto neanche un pò di miglioramento. Io di medicina non me ne intendo ma è normale che tardi a svegliarsi ? SOPRATUTTO secondo la sua esperienza quante probabilità di sopravvivenza ha ? dopo 45 minuti senza ossigenazione al cervello quanto potrebbe essere il danno ??? LA PREGO DI RISPONDERE AL PIù PRESTO PERCHè SONO DISPERATA NON CI Pùò ABBANDONARE ADESSO anche perchè ha solo 60 anni . grazie mille in anticipo

Buonasera, mio padre ha avuto un ictus ischemico con emiplegia sinistra un anno fa, dopo cicli di fisioterapia ancora non muove il braccio e muove un po' la gamba se sollecitato. Riesce a fare qualche passo con sostenuto con l'aiuto del deambulatore. Può recuperare ancora? Inoltre non riusciamo a trovare una terapia adatta al suo stato d'ansia (io ho anche paura che i farmaci possano influire negativamente sul recupero) . Ha inoltre problemi con la memoria breve. Si lamenta sempre per i dolori aglii arti emiplegici, gli antidolorifici possono essere efficaci?

Cara Anna, credo che la tempistica che riporti non sia proprio corrispondente alla realtà dei fatti, in ogni modo purtroppo non sono in grado di dirti le sue possibilità di salvezza o di danni in quanto la mia esperienza in questi casi è indiretta occupandomi esclusivamente di riabilitazione, devo incrociare le dita insieme a voi.

Per il figlio/a del signore con emiplegia sinistra, certo che dopo un anno si ancora la possibilità di migliorare, la data di scadenza che spesso viene menzionata dell'anno, non trova fondamento ed è in contrasto con il principio di plasticità cerebrale. Chiaramente la qualità del recupero dipende dal tipo di lesione e dal tipo di riabilitazione

Buonasera sono Mara, le ho già scritto di mio padre (emiplegia sinistra), approfitto della sua disponibilità, secondo lei dopo un anno e meglio portare mio padre per la riabilitazione in un istituto o continuare la riabilitazione a casa visto che riasce solo a fare dei piccoli passi sostenuto da due persone. Mio padre ha 79 anni e la lesione e stata estesa. Non riesco a trovare nella mia zona nessuno che usi il metodo perfetti.

dottore sono un ragazzo di 20 annie ho avuto un'emorragia cerebrale a febbraio dl 2012 ora sto facendo fisioterapia e idrokinesi cammino senza ausili e muovo discretamente braccio e gomito sx volevo sapere di solito quanto ci vuole per recuperare il 100% grazie in anticipo

Cara Mara, se la scelta della struttura riabilitativa si riferisce ad una riabilitazione non specifica per il recupero delle funzioni cerebrali che permettono il movimento, preferiamo che la riabilitazione venga fatta in casa con i familiari a quali è stato insegnata la riabilitazione neurocognitiva.

Per il ragazzo di 20 anni, è difficile fare previsioni, la qualità del recupero che otterrai dipenderà oltre che dalla tua condizione di partenza anche dalle scelte riabilitative che farai.

Dottore, mia nonna di 81 anni è morta tre giorni fa, dopo aver subito un ictus emorragico il 2 giugno. L'abbiamo ritrovata la mattina nel suo letto priva di sensi. L'ictus interessava un'area molto estesa, nella parte dx dell'encefalo. E' stata operata d'urgenza, e ha avuto una graduale ripresa. Ci parlava (inizialmente solo con il labiale poi sussurrando) e ci riconosceva, aveva un'ottima memoria, anche di come aveva lasciato casa, sapeva dov'erano oggetti che cercavamo... Stava ricominciando a mangiare (purè, omogenizzati..) Poi all'improvviso un infarto...pur non avendo mai sofferto di cuore!! E' possibile o è un caso un po anomalo?
Sonia

Cara Sonia, mi dispiace per la tua perdita,
in effetti sono più numerosi i casi in cui l'ictus non lascia scampo purtroppo
un caro saluto

Dott. Salve vorrei una informazione, miamma 80 enne, è stata vittima di un ictus acuto come spiegato dai dottori, presa in tempo è stata subito portata al pronto soccorso , gli hanno fatto immediatamente la trombolisi, adesso è ricoverata in neurologia , pero una cosa non capisco perche dorme sempre é l' unica cosa che nn mi riesco a spiegare è normale dottore che dorme molto?

Direi che è compatibile con quello che ha subito, spesso l'organismo ci mette a riposo il più possibile in seguito ad eventi così importanti e questo si manifesta nello stato di veglia. Importante è stimolarla in modo adeguato e compatibile con le sue capacità attentive attuali

Grazie dottore

Buona sera Dottore. Mio nonno ha 81 anni, ha avuto un ictus ischemico circa un mese fa in area fronto-temporale-parietale ed in sede nucleocapsulare di sinistra. Adesso è emiplegico a destra ed afasico. Nelle ore immediatamente post ictus inoltre, ha avuto una perdita di visione all'occhio sinistro, che sembra aver recuperato anche se credo non del tutto. A riguardo però, non sono stati ancora effettuati dei test. Premetto che era già cieco totale con l'occhio destro prima dell'accaduto. Attualmente è alimentato con il sondino. Dalla valutazione deglutitoria effettuata dalla logopedista è emerso che non è un paziente disfagico, potenzialmente potrebbe mangiare ma si rifiuta. Al momento è ricoverato presso una clinica riabilitativa, mi chiedo se con il tempo può migliorare e quanto. In più ha delle strane alterazioni del comportamento nel corso di una stessa giornata. è possibile che quando l'edema si asciuga si stabilizza? grazie mille in anticipo.

Buonasera Dottore. Mio Padre (73 anni) sei mesi fa ha avuto un ictus ischemico che inizialmente gli ha lasciato una difficoltà motoria alla parte destra (gamba e braccio), ma dopo la riabilitazione ha recuperato quasi completamente la funzionalità della gamba. Per quanto riguarda il braccio invece lui lamenta ancora un forte fastidioso formicolio alla mano. E' normale? Cosa possiamo fare? Ci hanno detto che è un buon segno e cioè che questo dimostra che sta migliorando, è vero?
Grazie in anticipo per la risposta. Fabrizio

Per il nipote del signore di 81 anni, a fronte di una buona riabilitazione è sempre possibile sperare nel miglioramento, la quantità del quale dipende appunto dalla qualità dell'esperienza riabilitativa, dalla soggettività del paziente e dell'ischemia subita. Inoltre nelle prime fasi in seguito all'ictus spesso la situazione appare più grave del reale ed effettivo danno

Caro Fabrizio, se c'è stata una buona ripresa del cammino è possibile ipotizzare che il formicolio sia un buon segno di "risveglio", sintomo comunque compatibile con gli esiti di ictus ischemico. In genere per esperienza il formicolio è stato spesso foriero di segnali di ripresa.

salve dottore! sono la nipote del signore di 81 anni. Ho guardato molti dei suoi video, e mi chiedo se è possibile e quanto, utilizzare la riabilitazione neurocognitiva in un paziente che quasi sicuramente non possiede tutte le abilità cognitive richieste da questo tipo di intervento riabilitativo. nel caso specifico, ad esempio, mio nonno attualmente non è collaborante in ogni momento della giornata, e a mio avviso la memoria e la percezione risultano essere molto compromesse. inoltre, trattandosi di un paziente afasico le lascio immaginare la qualità dello scambio comunicativo. In questi due mesi non è stato per niente trattato in logopedia. In fisioterapia, invece, il tipo di intervento nelle prime fasi mirava a conservare l'articolazione, si trattava dunque, di un trattamento passivo e di rinforzo muscolare. Mi chiedo inoltre se questi 2 mesi di quasi assoluto riposo possano in qualche modo condizionare il percorso riabilitativo. grazie

In realtà per effettuare la riabilitazione neurocognitiva non sono richieste abilità particolari da parte del paziente, anzi serve proprio per aiutare il paziente per acquisirne. La collaborazione del paziente è strettamente legata al tipo di richieste riabilitative proposte, se troppo difficili ovviamente non riceveremo collaborazione. Per quanto riguarda il riposo è meglio rispetto ad attività terapeutiche scorrette

Buongiorno dottore! mio nonno ha avuto un' evoluzione, durante alcuni momenti della giornata involontariamente contrae l'arto emiplegico superiore ed inferiore, effettuando una flessione del braccio e chiusura della mano. Per quanto riguarda l'arto inferiore non l'ho osservato con attenzione ma credo sia coinvolto allo stesso modo.Questo si traduce in un estensione dell' emilato controlaterale. Da quanto ho letto, questo fenomeno coincide con quello che lei definisce spasticità. Mi sono informata per un possibile trattamento neurocognitivo nella mia zona, ma non ci sono fisioterapisti specializzati. Mi chiedo se questa spasticità è positiva rispetto alle prime fasi dell'ictus quando gli arti sono comletamente " addormentati". La ringrazio per la disponibilità. la nipote del signore di 81 anni.

per comprendere meglio il discorso dell'evoluzione di tuo nonno ti invito a leggere questo scritto riguardante la . dischisi qui.
E questo nei confronti dei movimenti involontari
a presto

Buongiorno dottore. Mia madre ha avuto un' ischemia cerebrale venti anni fa a 44 anni. E' in cura con il coumadin e tre mesi fa ha avuto un Tia. Ora ha dolori alla parte "offesa" soprattutto la gamba: dice" come se qualcuno le mordesse l'osso", che peggiorano con determinate posizioni e il freddo. Secondo lei, cosa può essere? Grazie mille per l'attenzione

Cara Serena, tra le conseguenze dell'ictus c'è l'ipertono che si esprime con un irrigidimento dei muscoli, a volte ho sentito espressioni simili. Questo potrebbe essere aumentato in seguito al TIA e con il freddo di questa stagione. In ogni modo è sempre bene riferire il sintomo al vostro medico curante che conosce dal vivo la situazione.

Gentile Dottore, mio padre ha avuto un ictus celebrale lato sinistro del cervello, non parla ed ha gli arti destri bloccati.
Ad oggi è in un centro di riabilitazione ma è poco collaborativo, non mangia e non vuole fare terapia.
Oggi ci è stato detto che se continua a non mangiare gli verrà applicato un sondino.
E' molto depresso non sappiamo come dobbiamo comportarci.
Grazie per la sua attenzione.
Grazie

salve dottore.
mio nonno ha 81 anni, mercoledì sera ha avuto un ictus ischemico con piccola emoraggia (così ci hanno detto),ieri alle 14 hanno fatto una tac di cui però non sappiamo nulla, nel nostro ospedale a quanto pare è complicato parlare con un medico. giovedì mattina stava bene tutto sommato a parte la bocca leggermente storta sul lato destro, era lucido e muoveva abbastanza bene il corpo, la sera però è visibilmente peggiorato, parlava male e non era per niente lucido, onestamente non sappiamo che fare, non sappiamo la terapia che sta seguendo, non sappiamo i risultati della tac, non sappiamo cosa aspettarci. questo peggioramento é causa di un estensione dell'ictus o può essere il suo normale decorso. dovremmo insistere per vedere un medico??? mi sembra che mio nonno sia lasciato a se stesso e non ci venga data la possibilità di sapere cosa aspettarci.
la ringrazio in anticipo per la risposta e per la sua disponibilità.

Caro Marco, la depressione è una tappa obbligata del percorso di recupero che però denota un certo grado di consapevolezza. Ritengo sempre che il grado di collaborazione dipenda molto dal tipo e della qualità delle proposte terapeutiche offerte non sempre adeguate alle necessità e possibilità del paziente. Sarebbe meglio si alimentasse da solo ovviamente, sempre in assenza di problemi effettivi di deglutizione, ma se il sondino è l'unica soluzione fattibile...

Per il nipote del signore di 81 anni, certo che parlare con qualcuno in questo frangente che vi informi della situazione sia il minimo indispensabile umano e professionale. Bene che ci siano i movimenti, considera che i primi momenti in seguito all'ictus sono piuttosto delicati ed è compatibile una certa oscillazione della condizione. a presto

Salve dottore...mia nonna ha 84 anni...il mese scorso e' caduta ha sbattuto la testa nel lato sinistro ed ha avuto un emorragia acuta. E' stata ricoverata...i dottori periodicamente le facevano la tac..ed aspettavano un riassorbimento.questo riassorbimento non c'e' mai stato ed e' stata operata dopo 13 giorni dalla caduta quando praticamente hanno visto che mia nonna non parlava piu'. La notte dopo l intervento ha avuto problemi di ipertensione ed il giorno dopo aveva nuovamente un emoraggia in testa ed e' stata rioperata. Dopo la seconda operazione ha avuto delle crisi epilettiche e anche un ischemia.ma nonostante cio' mia nonna si stava riprendendo muoveva tutti e 4 gli arti e diceva anche qualche parolina.i dottori sn stati costretti a legarla perche' si staccava tutto...si e' staccata anche il sondino nasale e quindi per una settimana mia nonna e' stata alimentata solo tramite una flebo ed ha iniziato nuovamente a dormire.non si sveglia.le hanno rifatto la tac ma non risulta nessun peggioramento.i dottori hanno fatto la richiesta per rsa e adesso le hanno rimesso il sondino nasale...perche' pensano che la sonnolenza sia dovuta all alimentazione.sono passati4giorni..ma mia nonna continua a dormire...non stringe piu' le mani..la stimoliamo ma non reagisce..e' normale? Perche' dorme sempre?

Non è infrequente uno stato di sonnolenza come quello che descrivi in tua nonna, Ha subito tante sollecitazioni, gli interventi e le crisi epilettiche ed il suo organismo ha bisogno di riposo e tempo e si manifesta con questo stato soporoso. in bocca al lupo

buongiorno dottore mi chiamo nicoletta. mio padre di 67 anni ha avuto un ictus ischemico 2 giorni fa. hanno provato con la trombolisi che purtroppo non ha dato nessun miglioramento. ora ha la gamba e il braccio destro paralizzati ma sensibili e difficolta' di parola causata dalla difficolta' motoria della mandibola. mio padre abita a forli' e ci hanno prospettato 2 mesi almeno di riabilitazione intensiva interna all'ospedale pierantoni dove e' ricoverato ora...cosa ne pensa? ci sono altri centri in zona che mi consiglierebbe? grazie! nicoletta

Cara Nicoletta, a volte le lesioni che colpiscono il lato sinistro del cervello determinano difficoltà del linguaggio non sempre legate alla sola motorietà della mandibola ma alla difficoltà di organizzare i movimenti utili per produrre certi suoni o in altri casi addirittura nella costruzione della frase. Se continuerà in quel centro che ci sia anche una attenzione alla logopedia

Bn giorno mio padre ha avuto l'ictus ca. 3 settimane fa le ha paralizzato la parte sinistra con piccoli problemi di linguaggio e di deglutizione che ora sono parzialmente risolti la bocca e il linguaggio hanno problemi quando è più stanco. Ha problemi a stare in piedi ma dicono siano in miglioramento mentre il braccio sinistro e la mano hanno delle difficoltà. Ora è in un centro fisioterapico ma non le fanno fare molta fisioterapia. Saprebbe consigliami un centro di eccellenza in provincia di Cuneo. Grazie per la sua risposta.

Salve, mio padre ha avuto un ictus nel 2005, e una ricaduta nel 2007, fatto fisioterapia e logopedia, ha recuperato quello che potev a recuperare (così ci hanno detto) poi un declino lento ma continuo ci ha portati ad ora, non riesce più a camminare se non con pochi passi dietro all'ausilio, le gambe non ce la fanno più a reggerlo, ha sempre meno voglia di parlare e di lottare e, sopraqttutto, ha continui mal di testa che lo affliggono e che vengono alleviati con efferalgan; segue le cure prescritte e per il mal di testa il neurologo ci ha fatto capire che la degenerazione è inevitabile, è cioè una conseguenza dell'ictus e c i si fa poco, gli ha prescritto il delecit colina che, francamente, un po' lo aiuta, ma la domanda è: non è proprio possibile fare altro? La ringrazio e saluto cordialmente. patrizia b.

Patrizia se con la riabilitazione nei periodi precedenti ha avuto giovamenti potreste riprendere il lavoro

Il miglioramento c'era stato ma si parla di almeno 7 anni fa; da quel recupero ad oggi è stato un lento declino, quasi impercettibile, però costante; non credo che babbo (85 anni) sia in grado di riaffrontare la riabilitazione, la sua resistenza è di poco più di un'ora e poi vuol tornare a letto perchè non ce la fa a stare in compagnia anche se sulla carrozzina o sulla poltrona; riusciamo a portarlo fuori per poco tempo poi crolla; la cosa però che vorrei sapere, perchè mi pare davvero la più pesante da sopportare,
per lui, è il mal di testa; sono sempre più rari i giorni che non ne soffre; secondo il medico di base è una conseguenza dell'ictus, una sua degenerazione e anche la visita del neurologo ci ha lasciato intendere che succede, che il danno subito si allarga... insomma così e! Efferalgan fa poco, quasi un effetto palliativo, lei pensa ci possa essere un'alternativa o dobbiamo rassegnarci al fatto che starà sempre peggio senza poter intervenire? La ringrazio per l'aiuto che vorrà darci e la saluto cordialmente. patrizia b.

Salve, sono Giuseppe da Palermo chiedo aiuto a lei, mio padre è stato colpito 1 anno fa da ictus ed è paralizzato il lato sinistro adesso ha avuto un altro ictus e il lato destro solo il braccio si è paralizzato ma la cosa più brutta è che non parla più e non può più deglutire adesso è talmente deperito che non sappiamo più cosa fare.la sua malattia è cominciata perché abbiamo scoperto che aveva un mesotelioma maligno ai polmoni dovuto al l'amianto mio padre lavorare ai cantieri navali di Palermo abbiamo fatto tutte le indagini e questo male era fermo un consiglio grazie buona sera

Cara Patrizia, in effetti purtroppo a volte ci sono situazioni in cui o si migliora lentamente lavorando bene, o si peggiora lentamente lavorando male o non lavorando. In ogni modo se la sua resistenza è di circa una ora mi sembra una quantità più che accettabile per reimpostare il lavoro, mentre per quanto riguarda il mal di testa, purtroppo si tratta di un aspetto clinico al quale non so rispondere.

Per giuseppe, immagino che in assenza della possibilità di deglutire si debba procedere con un foniatra od un ottimo logopedista per migliorare questo aspetto e nel caso in cui si debba procedere più in fretta, i medici che seguono tuo padre decideranno per vie alternative come sondino o peg

Buongiorno dottore mia madre sette anni fa ha fatto un ictus importante afasia e paralizzata la parte destra ,in questo periodo dorme sempre e ricoverata e dicono che ischemie non ce ne sono,e martedì vogliono dimetterla,ma io vedendola che dorme quando vado ogni volta ,si sveglia quando deve mangiare non capisco,mi consiglia di provare un altra struttura ,e se e si quale grazie

Se non ci sono state nuove ischemie sarebbe opportuno prima venire a capo del motivo di questo cambio repentino dello stato di veglia, se una patologia associata che l ha debilitata o il cambio di alcuni farmaci. purtroppo si tratta di un consiglio clinico al quale non so rispondere con esattezza

Buonasera Dottore, sono Maria Rosaria, mi sono ritrovata su questa pagina in quanto sto approfondendo l'argomento Ictus per un concorso a cui devo partecipare. Le dispense che ho sono abbastanza generose ma, mi interessava approfondire il post, le complicanze....ecc. Le scrivo semplicemente per esprimerLe la mia ammirazione per ciò che fa e per il tempo che dedica alle persone che si rivolgono a Lei. a cui prontamente risponde. Le auguro tante cose belle.

Grazie Rosy, ti auguro ogni bene per il concorso ciao

alve Dott. Sarmati,
Mio padre, 55 anni, ha avuto un ictus ischemico che ha colpito la parte SX del suo corpo lo scorso Gennaio. Già' nelle prime settimane in ospedale ha cominciato a muoversi e a fare i primi passi. Ha avuto anche un periodo di spasticità ( teneva la mano chiusa) che sembra esser sparita ( la mano si chiude solo quando si innervosisce). Quello che lo fa soffrire per ora e' una forte sensazione di formicolio in tutto il corpo e si sente anche tirare. Cosa può' essere?? Grazie
Flo

Cara Flo,
il formicolio può avere diverse cause, da una parte potrebbe essere il risultato di una alterata percezione, dall'altro può essere un sintomo di risveglio, o entrambe, ma è difficile dirlo

Buongiorno dottore, mi chiamo Elisabetta e ho 40 anni. Un mese e mezzo fa ho avuto un attacco di vertigini per le quali sono stata ricoverata. Ho eseguito la risonanza ed è emerso che ho avuto un infarto cerebrale di lieve entità. Dal giorno soffro di vari disturbi quali insonnia, leggera depressione, fatica a ricordare anche le cose che ho sempre saputo, dolore a volte molto forte nella nuca, debolezza alle braccia, e sbandamento quando cammino. Vorrei sapere se è normale avere questi sintomi dopo un micro ictus? E in quanto tempo passeranno? La ringrazio e attendo un suo parere

Cara Elisabetta, sono passate poche settimane nessuno ci vieta di pensare che ci saranno miglioramenti spontanei nei prossimi mesi, ma è difficile quantificare il tempo

Mia nonna a72 anni ha avuto un eschemia celebrale e un l emiplegia a lato sinistro delle articolazioni questo le ha acausato disturbi a linguaggio verbale ed e 3 giorni. Che dorme e sta poco sveglia mi puoi dare un consiglio pensi che ci sia un miglioramento

Buongiorno,mia madre,86enne,è stata colpita da ictus emorragico lunedì scorso,22/12. Dopo la corsa urgente al Pronto con ambulanza 118,è ora ricoverata in un reparto di neurologia. Sono state fatte già tre TAC ( invariate) che hanno riscontrato questa emorragia "profonda". Passa la maggio parte delle ore dormendo e se anche cerca di dirci qualcosa è poco comprensibile e non so quanto consapevole. I medici mi dicono di vivere alla giornata ma....vorrei tanto sapere quante possibilità di sopravvivenza ci sono e soprattutto,sarà possibile una forma di riabilitazione?

Per la nipote della signora di 72 anni, se l'emiplegia è a sinistra e nonna non è mancina è possibile che i disturbi del linguaggio siano solo transitori e legati alle difficoltà di muovere il volto a sinistra, per il miglioramento le speranze passano attraverso la riabilitazione


Per la figlia della signora di 86 anni, sono passati pochissimi giorni, adesso la priorità è stabilizzare le condizioni cliniche ed evitare le complicanze come infezioni ed altro, sta resistendo quindi significa che ha una forte fibra, quando le condizioni cliniche saranno stabili allora potremo fare ragionamenti sul recupero

Salve dottore, premetto che sono un ragazzo ipocondriaco e sono già in cura per questo motivo, volevo dirle che ho 20 anni e leggo qua di ragazzi, a cui faccio i miei più sinceri auguri, che a 20 anni hanno già avuto un ictus..mi chiedo come è possibile questa evenienza a un età così precoce? non nego che sono un pò spaventato da quanto letto sopra....grazie mille

Se sei ipocondriaco, immagino che leggere le pagine di questo sito ti preoccupino, come accade a molti. Mi hai detto che ti trovi in cura per questo disturbo, probabilmente uno dei suggerimenti del tuo terapeuta è quello di non girare su internet nei siti di patologie, consiglio al cui mi associo. continua la tua cura con costanza

Buonasera,
mia zia, 75 anni, ha avuto un ictus al cervelletto 15 giorni fa. Parla a fatica, ma è cosciente e ragiona benissimo, non è paralizzata ma è poco coordinata. Cinque o sei giorni dopo l'evento sembrava stare meglio, aveva cominciato anche a mangiare e a fare un po' di fisoterapia. Da circa una settimana non mangia più, è molto letargica e ha la febbre: i medici dicono che dalla tac non risulta un peggioramento del danno. Perché, allora, mia zia sta peggio? E se il peggioramento è 'normale decorso', quanto tempo ci vorrà perchè cominci a stare meglio? Grazie

Buona sera Dottore. Le scrivo per chiederle qualche chiarimento. La madre del mio fidanzato ha avuto due ischemie consecutive,una decina di giorni fa. In un primo momento non riconosceva il figlio,mentre il resto della famiglia sì,ma il giorno dopo tutto è tornato alla"normalità",per il resto non ha avuto gravi danni,senonché difficoltà nei calcoli semplici,mancanza di senso dell'orientamento,forse,qualche disturbo all'orecchio e altri piccoli disturbi. Oggi,dopo appunto una decina di giorni,lamenta forte mal di testa e sonnolenza,come i primi giorni:volevo chiederle,vista la mia ignoranza in materia medica,un parere,in attesa di quello dei medici che la seguono.
Grazie in anticipo per la sua disponibilità.

Per la nipote della signora con lesione cerebellare, in seguito ad un danno al sistema nervoso centrale, diventiamo molto sensibili e la ripresa anche da problemi lievi diventa più lunga, le febbri durano di più del normale, come le influenze e come le infezioni che in seguito all'ictus in ospedale sono piuttosto frequenti


Per la nuora della signora che ha avuto 2 ischemie. Avendo avuto 2 eventi a così poca distanza la signora dovrebbe essere sotto osservazione, quindi in presenza di sintomi sospetti dovete interpellare il medico che la segue che saprà dare una risposta chiara perchè conosce direttamente la situazione

Il mio poapà di 82 anni a fine dicembre è stato colpito da ischemia con conseguenza emorragica poiché in trattamento con Coumadin. A due giorni dall'episodio è stato possibile, raggiunti i valori di coagulazione adeguati, operare per l'asportazione dell'ematoma. E' seguito un periodo in terapia intensiva in condizione di coma. Attualmente è ricoverato in una clinica per la riabilitazione neuromotoria, non presenta deficit motori tranne per un lieve torpore della mano destra. Ha ancora la cannula tracheale che dovrebbe essere rimossa in settimana, per questo nonostante la sua forte disponibilità a parlare non recepiamo molto del contenuto del suo argomentare. Questo non ci permette di comprendere del tutto quali problemi a livello cognitivo potrebbe avere. Di quanto comprendiamo alcune cose ci appaiono pertinenti e corrette altre sono confuse altre manifestano un difetto di memoria. Non percepisce esattamente le distanze degli oggetti nello spazio e in realtà la prima manifestazione dell'evento ischemico è stato un deficit a livello visivo.
Vorrei sapere di che tipo di rieducazione necessiterà se i problemi sono soprattutto cognitivi e quali possibilità di recupero ci sono, segnalando che papà prima dell'evento era in buone condizioni fisiche e mentali praticava attività motoria regolare con anche piccole prestazioni sportive, fino allo scorso inverno è sempre andato in settimana bianca pur essendo più prudente nella scelta delle piste.
L'evoluzione già conquistata ha sorpreso e smentito le aspettative dei medici, che in relazione al danno subìto e alla sua età, erano piuttosto scettici sulle possibilità di ripresa di papà e ci piacerebbe che questo trend positivo venisse convogliato nella terapia più adeguata per consentirgli le migliori condizioni di autonomia possibili.

Bene per aver smentito i pronostici negativi, questo da sempre speranza. In assenza di disturbi motori sarebbe adeguato adesso un percorso con il neuropsicologo che si occupa esclusivamente dell'aspetto cognitivo. è diverso dallo psicolo e dal neuropsichiatra, è una figura professionale specifica

Gentile Dottore scrivo per avere un suo parere sulle condizioni di mio zio di 60 anni. A dicembre ha avuto un ictus, non so esattamente cosa sia successo, ma oltre a l'ictus ischemico c'è stata anche un'emorragia (forse dissecazione della carotide ma non sono sicura). Viveva solo ed è stato trovato il giorno dopo, non si sa quante ore siano passate dall'evento all'arrivo dei medici. Aveva tutto il lato destro del corpo bloccato, afasia e aprassia. Adesso ha ripreso a camminare col bastone e dice qualche parola. Ci fa capire che capisce e ha conservato il suo carattere. Da un mesetto però il braccio destro bloccato gli fa malissimo, tanto da urlare e piangere, nonostante non sia uno che si lamenti. Questo dolore lo sta portando alla depressione e gli antidolorifici funzionano poco. A volte dal dolore sembra in procinto di svenire. Cosa si può fare? È una reazione normale? Passerà o dovrà imbottirsi di farmaci per tutta la vita? Grazie.

Potrebbe trattarsi di una sindrome Spalla-mano, in genere ha una evoluzione nel tempo, una altra ipotesi invece che accade spesso è la presenza di mobilizzazioni passive del braccio troppo violente ed ampie in una situazione in cui è presente ipertono alla scapola, in entrambi i casi il dolore ha sempre una componente neuropatica pertanto è consigliata la riabilitazione neurocognitiva per migliorare la percezione generale

Buongiorno dottore. Mia madre ha 65 anni ed ha avuto un'emorragia celebrale dalla parte dx circa 15 giorni fa.
ora è in coma ma ieri ha aperto gli occhi e sbatteva le palpebre Ma con sguardo assente. I medici nn ci hanno detto nulla ma gli infermieri ci han detto che ogni tanti li apre. Premetto che li ha aperti nn per stimolo doloroso....la chiamavo e le ho pulito gli occhi perchè erano "incollati". Potrebbe essere un buon segno che si stia svegliando oppure sn solo riflessi?
Inoltre lei da quando è in coma se le tocco i piedi li muove e reagisce se lebtocco le labbra come se le dia fastidio.
Se la pizzico ritrae il braccio e fa delle smorfie.
Grazie per la risposta

NICOLO P.

Buongiorno. In questi giorni mia mamma oltre ad aprire gli occhi, a volte sorride se le facciamo qualche battuta o se mio padre si avvicina x baciarla Opoure se le faccio sebtire la voce di mia figlia. Inoltre muove ogni tanto sia stimolata che non, la gamba destra. Ho notato che è piu reattiva la sera rispetto che di giorno.
per noi sembrano tutte risposte positive.....che stia avendo un lentissimo recupero? Speriamo.

Grazie

Gentile dottore mio marito di 52 anni è stato colpito 5 mesi fa da ictus ischemico. Ad oggi ha ripreso ottimamente linguaggio comprensione e ricordi. Cammina poggiandosi ad una persona ma continua a lamentare una forte pesantezza della gamba, la sente "cementata". Vorrei sapere se questo è normale anche perchè al centro neurolesi dove è stato ricoverato per 3 mesi non aveva questa sensazione così forte, forse perchè gli facevano clexane 6000 ogni giorno per tutto il tempo interrotta di colpo alle dimissioni? Passerà col tempo? E poi durante la fisioterapia avverte crampi alle dita del piede che ovviamente non muove, E' un buon segno? Grazie

Caro Nicolò, se voi familiari vedete gradualmente un miglioramento seppur minimo delle sue risposte, incrociamo anche noi le dita che si tratti di un processo di risveglio.

Per la moglie del signore di 52 anni, in genere la sensazione di pesantezza delle gambe del paziente è il risultato dell'irradizione, ovvero una delle espressioni della spasticità, se questa aumenta anche durante la fisioterapia, significa che sta facendo troppo sforzo, prova a leggere anche Questo articolo sulla spasticità

Salve Dott. Sarmati,
mi chiamo Sandro ho 45 anni e 40 giorni fà ho avuto un'ischemia cerebrale precisamente talamo capsulare sx. I sintomi iniziali sono stati emiplegia dx disartria e formicolio alle labbra. Dopo circa 5 ore ho recuperato con l'eloquio e le prove neurologiche erano negative restava solo un po di ipotonia. Ho fatto finora tutte le indagini del caso ma ancora non riesco a trovare il nemico che è nascosto dentro di me. Ora ho un holter cardiaco a 6 giorni e forse dopo (dipende dal risultato) mi istallano un LUP recorder. Vado al dunque, ci sono momenti che l'arto inferiore dx lo sento ipotonico (meno forza e controllo rispetto all'altro) ma poi svanisce e va via. A cosa è dovuto? Poi secondo lei, qualche giorno prima dell'evento ho avuto di sera un forte dolore alla gamba sx in cui porto placca e viti per una vecchia frattura (sintomi scomparsi al mattino dopo) può aver influito? Grazie

Buonasera dott Sarmati.
la volevo aggiornare sulla situazione di mia madre.
Da 1 settimana e mezza è stata trasferita in riabilitazione alla clinica Quarenghi a Sanpellegrino (BG).
Dopo 3 gg di fisioterapia ha iniziato a muovere le dita della mano dx. Oggi mi stringe la mano a comando e anche da sola. Se le chiedo qualcosa mi risponde si con la testa. Nn lo fa sempre va a giorni. La gamba e il piede dx li muove bene. La mano e la gamba sx invece no...ma è normale visto il danno all'emisfero dx.
Nn ha ancora recuperato la coscienza speriamo che la recuperi.......
grazie
Nicolò

Per il signore di 45 anni con problema talamico, se puoi specificare se si è trattato do un attacco ischemico transitorio o di una lesione conclamata

Caro , rispetto al racconto precedente sembra che ci siano dei piccoli progressi nel recupero

Buongiorno dott. circa 4 settimana fa mio padre ha fatto un ictus ischemico che ha colpito il talamo sx, dalla tac è risultato che aveva avuto già un altro ictus (probabilmente silente) al talamo dx, il tutto pare sia partito dal cuore (soffre di fibrillazione atriale). ha passato 16 giorni d'inferno nello stroke unit quasi sempre legato. ora in reparto sta meglio, dicono che a livello fisico è abbastanza ok, il problema è l'attenzione. io aggiungo la memoria a breve termine e la cognizione spaziale, non è capace di riconoscere il posto in cui si trova. la parola dopo averla persa l'ha recuperata abbastanza bene, fa ancora un po' di fatica ma si capisce. l'unica cosa che mi hanno saputo dire è che soffre di abulia e demenza talamica. io lo vorrei portare a milano dove vivo. detto ciò mi chiedo se comunque per questo tipo di situazione la riabilitazione neurocognitiva può essere utile e se mi saprebbe indicare qualcuno di riferimento in zona di milano.
grazie 1000
dario

Caro Dario, a maggior ragione è indicata una riabilitazione neurocognitiva ed anche neuropsicologica se il problema motorio è risolto al 100%

dottore buongiorno, ho 61 anni e ho fatto un ictus che mi ha bloccato il lato sx, adesso dopo 2 mesi di fisioterapia la mano funziona abbastanza bene ma la gamba mi da ancora parecchi problemi,lei può consigliarmi un buon fisioterapista nella zona di Torino,grazie per la gentile risposta

Ciao sono Mohamed, ho 50 anni un giorno al lavoro mi sono sentito male e sono andato a casa dopo quale ora ho deciso di andare in pronto soccorso perché qualche momento nel mio campo visivo i miei occhi sembravano una torcia a destra e sinistra era tutto buio e sentivo nausea di vomito e sembrava che stessi per svenire
sono rimasto 8 giorni in stroke unit dopo 5 giorni in neurologia e mi hanno lasciato uscire. Dopo e restato a casa 45 giorni sono ritornato a lavorare il primo giorno mi sono abituato e il secondo giorno di mattina sono andato a lavoro fra le 10 ho sentito nelle mie orecchie un rumore strano che e durato qualche minuto il rumore era come se fossi dentro un motore di una nave e come se stessi per cadere avevo le vertigini e avevo paura di cadere e hanno chiamato l"ambulanza e mi sono trovato in pronto soccorso d"improvviso ho cominciato a vomitare tanto sono restati a fare foto per sapere tutto mi hanno consigliato di dormire al pronto soccorso in obi-soap il giorno dopo mi sono sentito meglio e hanno iniziato a farmi esercizi e dopo un po sono venuti i miei famigliari e sono andato a casa. E un ictus ,puo ritornare ?
e

Salve dottore! IO sono una studentessa ormai sto preparando la mia tesi per la diploma infermieristica, il titolo della mia tesi sarebbe: L'effetto della musicoterapia in un paziente affetto da ictus in fase riabilitativa, vorrei chieder il suo parere sulla tema ma qui in Italia l'usano la musicoterapia sopratutto per la riabilitazione dell' ictus?

La musica può essere uno strumento per evocare esperienze prelesionali utili a rendere l'esercizio più significativo, ma non parlerei di musico terapia a tutti gli effetti

Salve Dottori sono una ragazza di 22 anni e circa un anno fa sono stata colpita da un ictus ischemico che ha interessato la zona temporale destra... I medici dello stroke del San Camillo di Roma dopo vari esami diagnostici hanno attribuito la "causa" all'assunzione della pillola anticoncezionale (effiprev) . Premetto che nei mesi precedenti stavo avendo disturbi di emicrania con aura.

Mi dispiace, purtroppo è fin troppo frequente

Salve dottore io mi chiamo Alessia e ho 19 anni ho avuto un ischemia transitoria al 4 mese di gravidanza , la seconda dopo il parto e il 26 settembre con l assunzione dell anticoncezionale zoely l ho avuta di nuovo . Non riesco a parlare non riconosco le persone, sembra di avere un velo negli occhi e le labbra me le sentivo tirare verso il lato sinistro. Ho fatto una visita dal neurologo adesso farò la risonanza . , io ho anche una forte anemia mediterranea e nn lho mai curata ma da un mese prendo tardyfer. , il dottore mi ha detto che non c'entra l anemia . Il neurologo mi ha detto che sarà una cosa di famiglia mia nonna ne ha avuti diversi di ischemia ma aveva 75 anni non 19. Cosa può essere

Buongiorno io ho fatto un mese fa un ictus ischemico ho 46 anni. Ora a distanza non ricordo più nulla ho la dissecazione della carotide dx e la carotide sx con placche. Ho dato un colpo di tosse e ho visto tutto nero pensando alla lesione della cornea mentre invece era l inizio di un ictus. Ciò che mi preoccupa di più adesso oltre alla ripresa della gamba e del braccio entrambi sx apparte scrivere, è la perdita continua di memoria e i discorsi ingarbugliati. Il mal di testa l ho risolto con abbassando fortemente la pressione e con il counadin anticoagulante, ma la memoria e i discorsi mi preoccupano parecchio!!!! Resta in attesa

Buona sera, mio papà di 75 anni ha avuto due mesi fa un ictus emmorragico abb grave sulla parte sinistra è rimasto colpito sulla parte destra,e il linguaggio e ha problemi di deglutizione, ora è molto stanco e parla a fatica e non vuole né mangiare né bere... cosa si può fare. ? Per quanto riguarda il recupero hanno detto che non ci sarà. ..

Salve, volevo chiederle se la perscrizione della cardioapirina è consigliata a una persona colpita da ictus emorragico, in questo caso mia nonna di 85 anni, lo ha avuto i primi d giugno di quest'anno e ha sempre un continuo mal di testa, a volte leggero altre più forte e oggi il medico le ha fatto riprendere la cardioaspirina su consiglio del neurologo..cosa ne pensa? Grazie, buonasera

Gentile dottore, all'età di 18 anni ho avuto una ischemia con conseguente paralisi del braccio dx e della voce che ho recuperato nel giro di 3 settimane..
Adesso a distanza di 15 anni ho momenti di disfunzione erettile.
La mia domanda è: può un ischemia dare questi a distanza di anni?
Grazie per la risposta

Cara Alessia, così giovane ci deve essere stato un difetto della coagulazione, dovresti stimolare il tuo medico di famiglia a indirizzarti verso un ematologo e cardiologo per avere almeno la certezza della causa

Cara Cristina, la memoria come il movimento può essere migliorabile con l'allenamento, la riabilitazione congnitiva prende in considerazione sia gli aspetti motori che quelli cognitivi come la memoria

Se il rifiuto all'alimentazione si protrarrà sicuramente opteranno per una alimentazione assistita. per quanto riguarda il "recupero non ci sarà" mi piacerebbe che i professionisti imparassero a valutare anche le varie sfumature e vedere il recupero come un insieme di tappe, ognuno di noi può fare un miglioramento anche se infinitesimale, ma su quello abbiamo il dovere di puntare e poi sul prossimo e poi sul prossimo ancora

Sul discorso cardioaspirina per tua nonna, purtroppo devo rimandarti al tuo medico in quanto si tratta di una questione completamente clinica

L'ictus è una eventualità cardiocircolatoria ed ha conseguenze anche psicologiche, l'erezione ha componenti cardiocircolatorie e psicologiche, quindi i fenomeni potrebbero essere legati, per il discorso della distanza, meglio approfondirlo con il tuo medico per collocare bene gli eventi e le cause



Gentile dottore,
mio padre ha avuto un isctus ischemico il 9 di dicembre,
...oltre le tantissime domande che avrei da farle,
me ne vengono in mente forse tra le piu banali,conseguenza di un ictus possono essere, maggiore sonnolenza e irritabilita anche per sciocchezze?

grazie in anticipo per la risposta

Buonasera, mia madre di 75 anni ha avuto un ictus ischemico 20gg fa,i dottori mi hanno detto che ha colpito la parte centrale dove passano le due vene principali e per questo gli ha causato una emiparesi alla parte sinistra,non ha mai perso coscienza è solamente un po confusa di tanto in tanto. Non ha ancora mosso niente e i dottori pensano che non ricamminera' a causa del peso....125kg e una protesi all'anca destra....è pure diabetica e dopo lo scompenso gli si è alzato molto! Starà in neuroriabilitazione fino al 13/02/16 dopodiché mi dicono che il centro di riabilitazione qui vicino (Arezzo) sicuramente non la accetterà dal momento che non c'è stato nessun movimento degli arti, in piu ha sempre un senso di nausea e ogni tanto sonnolenza.Dovrò modificare casa x accoglierla ed economicamente non sarà facile.....cosa ne pensa lei,ha qualche suggerimento da potermi dare?anche secondo lei sarà difficile che possa tornare in parte autosufficiente? Scusi ma sono disperata, figlia unica, mio padre con il morbo di parkinson e ho due bambini a cui pensare, ho tanto bisogno di risposte che non mi vengono date con chiarezza.Grazie, buonasera.

Salve sono claudio mia mamma da un giorno all'altro dice che dal tv le persone gli parlano .dice che il braccio sinistro gli fa un po male .ma ripete che le labbra le sente ASCIUTTE .ha un po di vuoti ma non molti .che mi dice lei può avere avuto un eschemia o ictus

Ho già preso appuntamento x il neurologo i tempi sono lunghi volevo un po di sollievo

buonasera,vorrei avere dei consigli per mio padre di 79 anni che e'stato colpito da ictus tre mesi fa e che ha il braccio destro sempre piuttosto gonfio.la mano gli fa male e ha le dita che sono semichiuse e rigide.a volte provo a massaggiarglielo dolcemente ma anche questo sembra gli favccia male.grazie tante

Si la sonnolenza è molto frequente, c'è un articolo nel blog che parla della stanchezza post ictus, purtroppo anche l'irascibilità rientra nella sfera di alcuni cambiamenti del comportamento che sono possibili


Cara Barbara, mi dispiace che un centro non accetti un paziente dopo un ictus perchè non ha recuperato dei movimenti, è un paradosso perchè dovrebbe essere proprio l'obiettivo del ricovero, a fronte di una invalidità conclamata alcuni ausili necessari per l'assistenza dovrebbero essere passati dalla asl quindi ti suggerisco di informarti presso di loro, prova a sentire anche Emmy LInea Aiuto allo 800864671 per farti dare una mano su queste informazioni burocratiche

Clark l'unico modo per conclamare se ci sia stata una ischemia o no è con una visita dallo specialista

Cara Silvia, più che con i massaggi per il recupero dovresti provare gli esercii di riabilitazione neurocognitiva, qui nel blog faccio vedere qualche esempio di esercizio per le dita

Buonasera, la ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità. Tre giorni fa mia mamma di 93 anni ha avuto un ictus ed in ospedale dopo gli accertamenti di routine l'hanno mandata a casa dicendo che non potevano fare niente che non si potesse fare a casa. Mia mamma non parla, mangia e beve a fatica, tiene gli occhi chiusi e la bocca spalancata. Da premettere che in tre mesi aveva avuto dei casi di ischemia ma sempre risolti e tornati alla normalità.

Sono ancora inavvertitamente ho inviato. Volevo concludere chiedendole se quante possibilità ha mia mamma di riprendersi tenendo conto della sua età, Grazie

Prendete un fisioterapista che venga in casa a fare la terapia

Mio padre ad oggi, dopo ictus cerebrale avuto 2 mesi fa e varie conseguenze, continua ad avere emicranie frontali. Nessuna spiegazione esaustiva acuta al riguardo.

Buona sera mia nonna a 70 anni a avuto un ictus celebrale ischemico gli a colpito tt la parte sinisra e An ke diabetica e stata 8 gg in come a quasi un mese nn ci fa segli dorme sempre Qual ke volta apre gli occhi e cerca di parlare ma nn ci riesce stringe la mano altri gg nn da proprio segni dorme sempre i dottori dicono e stabile ma noi nn sappiamo neanke più cosa pensare nn so ce Qual ke possibilità ke riesce a superere la situazione può riprendersi o pensa ke nn ce nt da fare nn sappiamo più a ki rivolgerci attendo una risposta spero ke arriverà presto

Buonasera Dottore, mia zia ha subito un'emorragia cerebrale nella regione fronto parietale sinistra, il 13 novembre. Arrivati in ospedale l hanno sottoposta a TAC e operata d'urgenza, l'emorragia era molto estesa. Superato l'intervento è stata trasferita nel reparto di terapia intensiva dove ad oggi è ancora ricoverata. È stata tenuta in coma farmacologico per 2 giorni dopodiché hanno sospeso la sedazione e hanno proceduto a tracheotomia per eliminare il rischio che avrebbe potuto comportare l'ausilio prolungato dei macchinari. Purtroppo però mia zia non si sveglia, muove la mano destra, ci stringe la mano ma gli occhi li ha sempre chiusi. Mi fa paura solo pronunciare la parola, ma è questo il coma? O forse anche lo stato vegetativo? È normale che a distanza di 10 giorni non si sia ancora svegliata?
Dottore la ringrazio anticipatamente per il suo tempo.

Buonasera dottore, mia nonna quattro giorni fa ha avuto un ictus con conseguente emorragia cerebrale. É stata portata in ospedale dove é stata sottoposta alla Tac che ha mostrato questo versamento di sangue abbastanza esteso, non ricordo i termini precisi ma se non sbaglio é nella parte frontale e laterale sinistra. Dato che fra tutte le medicine che prendeva giornalmente c'erano anche 2 anti coagulanti non puó essere operata ed é stata trasferita nel reparto di rianimazione. Da tre giorni si muove molto, si agita, e l'altroieri l'hanno stubata poiché le dà fastidio il tubo e respira da sola. Oggi quando i figli sono entrati in stanza li ha riconosciuto dicendo:"Ciao" e poi ha stretto la mano e cacciato la lingua su comando. Adesso stiamo aspettando che si riassorba il versamento. Il primario due giorni fa ci ha detto che non ci sono speranze. Lei cosa ne pensa? Ha qualche consiglio da darci? Aspetto una sua risposta. Grazie mille in anticipo. Federica.

Buonasera Dottore. Trovo questo blog interessantissimo e ogni giorno insieme a mio padre che è ricoverato per un ictus ne leggiamo un po', trovando sempre notizie e informazioni utilissime nel suo percorso di cura. La sua storia è particolare. lo scorso 27 novembre, in seguito ad un incidente automobilistico ha cominciato a zoppicare... Qualche giorno dopo una radiografia al piede sinistro mostra una frattura scomposta al mignolo, e quindi si provvede ad adeguata fasciatura. Mio padre di fatto non ricordava dove avesse battuto il piede, fatto sta che l'unico ricordo del giorno dell'incidente consisteva nell'esser uscito dall'auto zoppicando leggermente. Considerato che il tempo passava e il piede non guariva, va in visita da un bravo ortopedico che sospetta qualcosa di "altro" rispetto alla frattura.....e richiede risonanza magnetica. Non riuscendo a fare risonanza per problematiche legate all'ansia, porto mio padre da un mio amico neurologo che dall'esame effettuato evidenzia i sintomi di un'ischemia. Mio padre era già peggiorato, al punto che durante la deambulazione la gamba sinistra cedeva e portava la mano sinistra come emiplegica, anche se comunque rispondeva ai comandi. Decidiamo per ricovero in struttura riabilitativa con reparto di neurologia, dove effettua tac (che evidenzia lesione all'emisfero destro..piuttosto"allargata", ecodoppler vasi superiori e inferiori, ecocardiogramma ecc (preciso che tre anni prima mio padre è stato operato per infarto cardiaco, e ha avuto due bypass). In clinica inizia terapia farmacologica, flebo di mannitolo e fisioterapia (metodo perfetti), con validissima terapista. Contemporaneamente cominciamo a studiare sul suo blog. Armato di buona volontà e collaborativo al massimo, dopo appena 10 giorni dal ricovero...la mano sinistra si "sveglia" e si ha una ottima risposta alla fisioterapia. Siamo soddisfatti. Graadualmente viene sospeso il mannitolo. Sta andando benone e la seconda tac dopo 10 giorni mostra una significativa riduzione della lesione rispetto alla prima. Su indicazione della terapista papà non si alza dalla carrozzella se non per gli spostamenti letto e wc. in uno di questi passaggi, un capogiro e una caduta di notte. Medici e infermieri accorrono e immediatamente si rendono conto di trovarsi di fronte ad una vera emiplegia sinistra. Mio padre non"sente" più la mano e la gamba, non rispondono più ai comandi e non c'è sensibilità. Non mi sanno ancora spiegare cosa può essere successo. La tac è ritornata alla fotografia iniziale, ma non mostra nuove lesioni Ad oggi aspettiamo i risultati di 24 ore di holter. Lui si è ovviamente depresso in questo nuovo stato, avendo perso le speranze ed essendo calata drasticamente la forza di volontà. La domanda che le faccio è la seguente: cosa può essere accaduto? è possibile che una ischemia..come un terremoto sia soggetta a scosse di assestamento? Di fatto chiunque abbia visto la prima tac di mio padre vedendolo poi di persona si è stupito del quadro sintomatico positivo. Continuo a leggergli gli articoli del Suo blog perchè la conoscenza a mio parere è un aiuto in più. La fisioterapista è rimasta la stessa, anche lei dispiaciuta per l'evolversi delle cose ma si è già rimessa a lavoro. Spero possa darmi un suo parere quanto prima. Grazie. Paola

un mio amico, 57 anni, è stato colpito da emorraggia cerebrale, dopo trenta giorni ha recuperato la piena funzionalità della gamba sinistra e parte della funzionalità della mano destra, per questo motivo l'ospedale ha deciso di dimetterlo; purtroppo però da qualche giorno ha iniziato a rifiutare sia il cibo che l'acqua (ormai sono due giorni che non mangia e non beve)tanto che i familiari stanno valutando di farlo ricoverare di nuovo. Volevo sapere se è normale che una persona dopo un ictus rifiuti di alimentarsi. Grazie

Buongiorno,sono Francesca...
15gg fa mio cognato,43 anni è stato ricoverato per un forte dolore alla gamba.portato in ospedale dopo la risonanza è emerso che ha una MAV spinale.Premettoche due anni faha avuto un'emorragia cerebrale senza,per fortuna,conseguenze.Ora i medici dicono che ha poche speranze di riuscire a superare il tutto in quanto dall'angiografia è emerso che l'angioma è in una posizione difficile da raggiungere.In più ad oggi la gamba,dal ginocchio in giù non la sente per niente.Che cosa possiamo fare affinché recuperi lagamba e per la MAV a chi potremmo rivolgerci visto che è una patologia piuttosto rara?
Grazie

Buona sera sono samanta mia mamma 76 anni ha avuto un ictus che ha colpito la parte dell equilibrio.per fortuna riesce a mangiare parlare muovere gambe e braccia ma nn riesce ad alzarzi a causa delle forti vertigini pensa sia possibile recuperare l deambulazione ?

salve mio padre qualche tempo fa avuto un emmoraggia celebrare dopo 2 mesi di coma farmacologico lo hanno svegliato xo ora sono passati due mesi ogni tanto ha dei momenti di pianto e di avvolte ride senza motivo questa cosa e normale o devo preoccuparmi e farlo vedere da un medico

Buonasera. Mio papà ha avuto un TIA 14 anni fa. All'epoca aveva 59 anni.
Non ci sono state consigliate terapie e tutto sembrava risolto.
Ora con l'età ha spesso dei crampi alla gamba offesa e il
Piede della parte interessata sembra molto
Rigido. Mi domandavo se ha senso cercare una fisioterapia anche se sono passati così tanti anni ed eventualmente chiedo come muovermi perché non saprei chi cercare nello specifico. Grazie per l'attenzione.

Gentile dott. Sarmati,
Mio fratello di 36 anni ha avuto una ischemia celebrale ad aprile che ha colpito la parte sinistra del corpo. Ha seguito una terapia farmacologica per circa 5 settimane, ma non riesce ancora a muovere la mano sinistra. Ieri ha avuto due forti spasmi al braccio e mano sinistra e oggi aveva un leggero formicolio al pollice. Di cosa si potrebbe trattare? Adesso è ricoverato e sabato gli faranno la risonanza. Potrebbe essere un altro attacco ischemico oppure è un segno di miglioramento e vuol dire che i muscoli si stanno risvegliando? La ringrazio in anticipo.

Salve mio papàun mese e mezzo fa ha avuto un leggero ictus parte dietro della nuca scarsamente visibile alla tac non ha avuto conseguenze se non una leggera perdita della vista . E ancora ricoverato in ospedale in quanto non dorme per giorni interi addirittura dopo 3 gg gesticola si rigira continuamente nel letto con occhi chiusi . Continuano darle sonniferi senza risultati .può essere una conseguenza dell ictus e come devo comportarmi ? Grazie

Buongiorno dottore,
A seguito di un intervento cardiochirurgico mio padre è stato colpito da ictus cerebellare e diffuse ischemie fronto parietale bilaterale. Dal 22 giugno è in coma farmacologico, ieri hanno fatto una tracheostomia per poterlo estubare. I medici riferiscono che quando provano a togliere la sedazione si agita molto facendo movimenti afinalistici e non rispondendo ai comandi. Lo hanno definito in stato neurovegetativo ma risponde al dolore allontanando lo stimolo doloroso e ieri,quando sono entrata in terapia intensiva, al mio saluto ha strabuzzato gli occhi come era suo solito fare quando, concentrato su qualcosa, si sorprendeva. Quello che mi chiedo è se è vero, stando a quello che le ho raccontato se è vero che non abbia coscienza o se magari è sì agitato ma non risponde ai comandi perché non comprende ciò che gli viene detto.
La ringrazio per l'attenzione. Un saluto

Bungiorno dott....ho subito ictus corticale sx 17 mesi fa. Ho recuperato uso del braccio dx ...la parola...e l uso della gamba quasi subito, anche se quest' ultima ha avere fino ad oggi senzazione di formicoli e dolore altalenante ...inoltre di conseguenza ho cambiato postura creando dei problemi alla colonna vertebale anche se nn sn visibili ernie...cm controllo fatto evocatori potenziali I quali risultano alterati proprio gamba dx....posso essere riconducibili all ictus?

Caro dottore due giorni fa mio padre di 76 anni ha avuto un ictus oggi parlava chiaramente spiegando di avvertire insensibilità alla mano e al piede sinistro era molto vigile e interagiva tantissimo e parlava parlava raccontando quello che era successo durante la giornata è ancora in terapia intensiva può essere un segnale positivo muove il braccio alzandolo in su e in giù e anche la gamba

Salve mio zio ha avuto l ictus e caduto a terra è di è fatto un taglio alla testa dicono che è stato meglio aver perso un po' di sangue lui adesso sembra più sveglio parla ma nn si capisce solo ogni tanto qualche parola però ha il problema che ha se nn mi sbaglio tante ischemie una grande e le altre meno piccole ma lui dire che ritorna come prima a parlare ???E la memoria ce là come prima ??

Buonasera dott sono enzo mio padre ha 75 anni a avuto un ictus celebrale e in rianimazione intubato dopo 3 o 4 giorni gli anno tilto la sedazione ma quando mi sono avvicinato e lo chiamavo uscivano le lacrime e si agitava dopo un po sono apparse le crisi eppiletiche quindi l.hanno sedato di nuovo dopo 4 giorni l.hanno fatto il foro alla gola per farlo respirare meglio e evitare infezioni dopo un giorno mio padre si sveglia ma e completamente assente non si muove per niente e muove solo le labbra alla fine mi hanno detto i medici che rimmara cosi cioe vegetale e vogliono trasferirlo in un centro di riabilitazione per un post iutus.ma io dico mio padre dopo 48 ore che hanno tolto la sedazione si muoveva sia con le gambe che con il bracvio sinistro ora perche tt questo da cosa dipende che e completamente assente ora mo dicono i medici di aspettare ancora qualche settimana perche e ancora pieno di farmaci vuole essere vero dott aspetto risposta grazie

Caro Sarmati,
fino a 3 giorni fa mia nonna 97 anni ancora spostava divani letti era completamente autonoma e lucida il mattino seguente è andata in bagno da sola come sempre ma abbiamo visto che non ci rispondeva pertanto le abbiamo dato la cardioaspirina e dopo qualche ora non avendo visto una regressione l'abbiamo trasportata in ambulanza ;ci hanno parlato di ictus ischemico per quanto come consueto dalla prima tac non fosse emerso nulla; dopo un giorno ha ripreso il movimento di tutti gli arti ma permane un'afasia alternata a parole continue e corrette anche se non sempre lucide.Abituati a vederla ancora salire scale e fare tutto siamo rimasti sconvolti .Secondo Lei è possibile che al mattino sia più reattiva della Sera magari perché il cervello condizionato dalla luce naturale?Ci hanno proposto un'assistenza domiciliare o una degenza riabilitiva presso struttura noi abbiamo optato per la seconda lei cosa consiglia solitamente?a due giorni dall'ictus i danni potrebbero essere piu contenuti di quelli da noi osservati ;vista l'età e il suo tenore di vita tenuto x quasi un secolo sento che si lascerà andare.Sconcertato dalla situazione confido in un Suo riscontro.
È come se l'ischemia se la fosse portata via per sempre;mi diceva che per arrivare di colpo a non parlare e darci disturbo preferisce morire.Ritengo sia importante non far cogliere al malato la preoccupazione ma sono scoppiato a piangere per lo shock improvviso
Cordiali saluti Alessandro Mairano

Buonasera dottore, in data 30/11 mia madre, causa aneurisma celebrale ha avuto un emorragia. L aneurisma era situato sull arteria carotidea di sx. Operata d urgenza, l intervento ha avuto esito positivo ed è stata ricoverata in rianimazione. Dopo giorni di sedazione farmacologia è riuscita a migliorare ed attualmente respira da sola. Bloccata sulla parte dx del corpo, avendo la tracheo non sappiamo se può parlare, la vediamo a tratti abbastanza reattiva Compatibilmente a quanto avuto. Il problema è che a distanza di un mese nn ha coscienza, ha gli occhi aperti, localizza il dolore, segue con sguardo ma non esegue nessun movimento elementare a comando. A breve dovrà subire intervento per drenare il liquor dal cervello allo stomaco. È normale che ancora oggi non sia connessa alla realtà da un mese dall' evento? 77 enne, sana e senza nessuna patologia precedente. Gli stimoli fisioterapisti potranno aiutare il risveglio ma, mi creda, ad oggi siamo impotenti ed increduli. Grazie per sua opinione. G

Buongiorno, dottore: mercoledì scorso ho accompagnato mia madre al pronto soccorso perchè aveva problemi di equilibrio e difficoltà a muovere la gamba e il braccio sx.
Dalla Tac non è emerso nulla di particolare ma per sicurezza è stata trasferita in neurologia dove il professore ha ventilato la possibilità di un ictus ischemico (non era sicuro al 100% perchè mia madre da 2 giorni assumeva un antibiotico per infezioni urinarie che riteneva responsabile dei suoi problemi, dato che tra gli effetti collaterali vi era proprio -anche se rarissima - la paresi e difficoltà a stare in equilibrio).
Dalla risonanza effettuata il mattino dopo (cioè ieri) è emerso che si trattava di Ictus. La cosa che non capisco è però questa: mia madre è completamente paralizzata dal lato sx, parla biascicando le parole e ha continuamente degli spasmi al piede che le fanno molto male; da cosa sono dovuti? Perchè la sera del ricovero al pronto soccorso riusciva ancora a muovere il braccio sx e la gamba dx e adesso non più?
Grazie e cordiali saluti!

Salve dottore, mio papà di 71 anni ha avuto un ictus ischemico cerebrale al cervelletto 5 giorni fa. Ha avuto disturbi di respirazione e la parte destra paralizzata. Oggi dopo 5 gg si trova in stato soporoso, risponde agli stimoli dolorosi, ai comandi di stringere e lasciare la mano, muove e ha sensibilità sia della parte sinistra che destra. Gli esami sono tutti perfetti, pressione, polso e saturazione anche. Respira da solo anche se intubato visto la difficoltà di tossire via la secrezione dei polmoni (prima dell'ictus era influenzato). Però rimane in stato soporoso... Fa fatica ad aprire gli occhi anche se cerca di farlo, cerca di togliersi il tubo dalla bocca, ha cercato di dire che gli fa male la testa. Volevo sapere se c'è ancora speranza che mio papa si riprende. Secondo i medici della reanimazione non ha più chance e dobbiamo prepararci al peggio. La ringrazio di cuore.

Buongiorno dottore,
mio zio sabato ha avuto un ictus emorragico causato dal coumandin, in quanto lui ha una valvola meccanica da 20 anni. e' stata colpita il braccio destro e la gamba. Ma già da domenica riesce a muovere il braccio e la gamba e parla bene. E' vigile. Volevo sapere come procedere per reintegrare l'anticoagulante senza avere altre conseguenze a livello cerebrale. in attesa di un suo consiglio.Grazie di cuore

Buongiorno dottore

Mio padre ha avuto un ictus emorragico 6 mesi fa,sul lato sinistro della testa.
È stato trovato dalla mia ragazza a casa,e quando è stato portato in ambulanza aveva la pressione alta a 200.
È stato operato e dopo un mese in ospedale è stato trasferito in una struttura di recupero.

Non parla,ha il lato destro bloccato e il braccio sinistro rigido a giorni alterni un po’ più flessibile.
Tende a stare con gli occhi chiusi,talvolta a strizzarli.L altro giorno per esempio lo chiamavo e strizzava gli occhi serrandoli e non li voleva aprire in nessun modo.
Mentre qualche settimana fa li teneva aperti(seppur dopo mesi in cui principalmente li teneva chiusi e a tratti aperti).
A volte mi sorride (quando mi apre gli occhi)e quando gli racconto alcune cose.
Sembra però non collaborare con i medici,ma sembra dare retta e rivolgere attenzione solo quando ci sono io.
Al momento ha ancora la canula alla gola ed é alimentato con la peg.
É tutto normale dottore?
Vorrei tanto tornasse a parlare,mi manca tanto sentirlo.

La ringrazio

salve,
mia madre il prossimo 7 settembre compirà 88 anni, nel 1992 ha avuto un importante ictus emorraggico tale da non poter intervenire chirurgicamente. L'emiplegia l'ha a destra ed è stata afasica. Ha recuperato abbastanza da riuscire ad andare al bagno e a farsi igiene personale (non la doccia) da sola fino a poche settimane fa quando si sono presentate delle fitte (che noi, li per li, abbiamo attribuito a crampi che le si sono presentati ne raramente ne spesso, ma sono stati presenti sempre). Tali <> riguardano il ginocchio, che si tiene sempre, ma anche tutta la gamba emiplegica che le impediscono di caricare/spostare il proprio peso e si presentano anche quando è supina sul letto o seduta sulla poltrona. Il medico di famiglia in visita domiciliare le ha fatto qualche elementare test per rilevare eventuali accidenti neurologici ma con esiti negativi, escludendoli (per quanto sia possibile senza ovviamente analisi specifiche), per cui nn riusciamo a capire se sia una cosa passeggera, se sia un caso neurologico o fisiatrico.

Salve, mia madre 10 giorni fa ha avuto un ictus abbastanza esteso. Nonostante ciò riusciva a muovere gli arti e a parlare se pur con fatica, ha la parte destra indolensita e a difficoltà nei ricordi, l'unica cosa e che teneva gli occhi chiusi. Dopo 2 giorni a cominciato a essere più attiva ed ad aprire gli occhi, ma a distanza di giorni l'ho rivista nuovamente con gli occhi chiusi e più assonnata. È una cosa normale?

Mia suocera 10anni fa ha avuto un ictus emorragico di un centimetro non le ha offeso niente.le ha lasciato solo la parte destra del viso un po'addormentata e la mano destra,e dopo un mese ha cominciato a diventare disfagica e ha la lingua bruciante.a parte tutto questo il fatto che ogni tanto le si riaddormenta la guancia un po'più del solito è normale o mi devo preoccupare?i dottori mi avevano detto che poteva succedere ed era normale
Grazie

Buonasera mia mamma 9 mesi fa a avuto un'ischemia le ha colpito la parte dx volevo sapere se ci può essere almeno il recupero del piede premetto che lei continua ancora adesso con la fisoterapia..sia il braccio e la gamba lei ha la sensibilità perché sente tutto l'unica cosa è il piede grazie

Teresa buonasera dott.re un anno fa ho avuto un ictus ischemico a Oggi ho la mano metà volto e la pianta del piede parte sinistra addormentata tipo anestesia è normale tutto ciò cosa mi consiglia di fare ho fatto due visite neurologiche con risposta "devo imparare a conviverci grazie

Buongiorno mio marito 58anni a luglio 2022 e stato colpito da ictus al cervello mi dicono che e di tre centimetri e si e cicatrizzare se ce ne fossimo accorti in tempo avremmo fatto la cura x il riassorbimento mi conferma che è così? sembra che non abbia fatto molti danni si è ridotta soprattutto la vista dal lato destro ha il fischio nel orecchio sinistro acufeni e stiamo effettuando una visita odontoiatrica continua a lavorare in cantiere non so se puo farlo o non piu e se ce una terapia piu mirata oltre a cambio di alimentazione e controllo della pressione che non è mai regolare la minima è sempre alta grazie se mi risponderà?

Buongiorno, per una persona in coma post multifocale cerebrale bilaterale in seguito ad ictus ischemico, dal giorno 8 gennaio 2024, ad oggi muove le braccia e gambe a volte.. quale potrebbero essere le aspettative? Grazie..

Buongiorno dottore mia madre ha avuto un ischemia cerebrale data dalla glicemia a 500 a Maggio , e’ stata in coma una settimana comunque avendo già avuto un ictus nel 2016 questa volta e’ rimasta paralizzata muove solo la testa gli occhi non parla più a parte qualche vocalizzo ed è nutrita con la peg , fa insulina 4 volte al giorno qual è l aspettativa di vita per persone così sofferenti

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